Non ricordo come sia venuta fuori questa predilezione per le foto di Ghirri, studiato e ristudiato sui suoi testi e, giuro, non avendo capito nulla dei suoi concetti metafisici tipici di quelli degli anni ’70 con idee progressiste.
Bello il tenue, anche se definito, una immagine da sognatore.
Non è semplice trovare la quadra imitando le sue foto, primo perché ti senti un po’ cinese, secondo perché provi a far emergere il tuo intuito che spesso non si mette in sintonia con il suo. Certo, deve essere il tuo quell’intuito, non devi solo copiare.
Ho seguito la strada paesaggistica e la vena del mare, come ha fatto Ghirri a Rimini, ma ritengo che questa tipologia di scatto si adatti bene a tutte le situazioni semplici, minimal, oniriche.
Certo, Berlinguer che arringa la folla (è sua la foto) è tutt’altro che sognatore negli anni di piombo. Io ho visto un palco ad Ispica, nel prfondo della Sicilia sud-orientale dei miracoli e della superstizione, e lui mi è venuto in mente. Meglio lasciare quel palco disabitato ora, meglio realizzare ad occhi aperti.